lunedì 4 giugno 2007

Pathimata, mathimata!

Ovvero: "i patimenti, insegnamenti"... E' stata la prima frase che ho imparato in greco, qualche mese fa. (Quasi un monito lanciatomi involontariamente dalla prof a inizio semestre, qualcosa del tipo "Se vuoi imparare qualcosa ti devi sbattere, non pensare di cavartela alla leggera né con me né con tutto il resto.") Suona un po' come Hakuna Matata ma come senso ci azzecca poco, anzi sono agli antipodi. Potrebbe essere la versione ateniese del nostro "sbagliando si impara", ed è una versione che mi soddisfa di più: qui il concetto di patimento non implica, in fondo, nessuno sbaglio...
Lunedì ho passato l'esame di lingua neogreca, ieri quello di Letteratura Inglese 3, tra due settimane ne ho un altro, poi ancora uno a inizio luglio, forse uno a fine luglio e poi gli ultimi due a settembre. Mi sento un automa, ma inizio a intravvedere la fine ed è una piccola soddisfazione. Sarà solo un altro inizio, in realtà, e vabbè, ma lasciatemela vedere per un momento come una fine ok? ché se uno pensa sempre che gli esami non finiscono mai dopo un po' gli girano le palle.
Sono stato in biblioteca mezz'ora fa, ho cazzeggiato nel reparto letteratura inglese in cerca di ispirazione per la tesi, ma mi è servito solo a ricordarmi che ho più libri io in camera da letto che il mio comune. M'è venuta una sorta di depressione, e sono stato costretto a sgranocchiarmi un paio di gallette di mais. Avete presente le gallette di riso, quelle che si mangiano per la dieta? Ecco, mia madre ha trovato quelle di mais: non sono altro che un agglomerato piatto e rotondo di popcorn, anche se mia mamma riesce ad apprezzare le gallette e non i popcorn. Un po' come quel mio amico che mangiava la pizza fatta in casa da sua madre solo se la faceva rotonda, se no non gli piaceva. Va beh, de gustibus non est disputandum.
A proposito di latino, per festeggiare l'esame passato ieri ho finalmente comprato le tanto agognate Metamorfosi di Ovidio. Ora devo solo trovare il tempo per studiacchiarle (un libro del genere non lo si può certo leggere alla leggera).
Prossimamente su questo blog:
Sul comprare libri dotti e voluminosi che fanno effetto sullo scaffale e sul fingere di averli letti.

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