domenica 1 luglio 2007

In questo locale e' severamente vietato fotocopiare

Ho fotocopiato un libro.
Lo so che non si può, ma se il libro è fuori commercio e in giro non si trova che ci posso fare? Non mi piace fare fotocopie, non pensate. Tanto più che sono ambientalista, e tra carta e fumi del toner ho tolto forse dieci anni di vita al pianeta. E poi le fotocopie sono orribili: una volta che ci hai studiato finiscono in un cassetto, o usate come brutta, o magari gettate nella carta straccia. Ho visto gente buttare delle fotocopie appena finito l’esame, direttamente nel cestino fuori dall'aula, quasi a volersi liberare subito di tutto quel sapere che, una volta che si ha il voto sul libretto, occupa solo spazio nella testa. (Non guardatemi storto, lo sapete benissimo che c’è chi la pensa così.)

Odio le fotocopie, insomma. Un libro invece… ah, che bello! Lo metti lì sullo scaffale, accanto agli altri, e fa sempre la sua bella figura. Se sei una persona ordinata tieni uno scaffale solo per i libri degli esami fatti, raggruppati per materia. Se sei feticista, poi, li puoi anche ordinare in base alla data dell'esame. E quando per caso riapri un libro sul quale hai studiato anni prima, ecco che ritrovi le sottolineature, le note scritte a bordo pagina, magari un ciao figo che la tua amica ti ha scritto quella volta in aula studio, e torni per un attimo indietro nel tempo. Ripensi a tutto quello che hai passato, a quello che è cambiato, e ti accorgi di essere cresciuto, ti accorgi che in fin dei conti anche l’esame più stupido ti ha lasciato qualcosa. Ci rifletti un istante, e d’improvviso ti torna la voglia di studiare: prepari subito i libri per il prossimo appello, ti organizzi, pianifichi lo studio, ti ci metti sotto d’impegno pensando che non è solo questione di passare un esame, no, è questione di imparare qualcosa che poi ti rimanga per sempre, fosse solo un terzo di tutto quello che studierai, ma alla fine avrai imparato qualcosa, perdio. Si, studiare, ecco, che voglia di studiare!...
...Inevitabilmente, dopo due giorni la voglia di studiare ti è passata, torni in silenzio al tuo normale stato catatonico. È un po' come l’effetto di un caffè, dura poco, e bisogna approfittare di quel lasso di tempo in cui sei sotto caffeina per fare il più possibile. Ma è anche vero il contrario: più studi, più capisci, più ti piace, più sei stimolato. Funziona così per me, per voi non lo so...
Detto questo, scusate se vi saluto di fretta, ma prima che l'effetto passi vado a studiare qualcosina.

p.s. Lo so che scrivo poco, scusate. Il brutto di avere un blog è che se vuoi tenerti stretto il lettore devi scrivere un post almeno una volta la settimana, e per questo a volte finisci per scrivere giusto per far presenza, un po' come se dovessi timbrare il cartellino. Ma scrivere non è come lavorare al tornio. Qualità e quantità sono difficili da combinare, e a volte bisogna puntare solo su una delle due, bisogna fare delle scelte. Io la mia scelta l'ho fatta, spero la apprezziate. Preferisco scrivere poco e cercare di farlo bene. Poi ditemi, dai, se doveste scegliere tra riso in bianco mal salato tutti i giorni e un piatto di delizioso risotto ai funghi una volta la settimana, cosa scegliereste?
(Mi sono appena paragonato a un delizioso risotto ai funghi? Finirò nel girone dei superbi per questo? E sia, purché mi tengano il posto tra i golosi almeno due giorni a settimana: ho gente che mi aspetta per colazione.)

8 commenti:

Ele ^_^ ha detto...

Innanzitutto direi basta con sta storia che scrivi poco! Fa niente non devi mica scrivere tutti i giorni, anzi secondo me è meglio se scrivi solo ogni tanto, se dovessi leggere 100 righe ogni giorno penso che non passerei più di qua! Comunque arrivando al tuo post direi che neanche a me piace studiare sulle fotocopie, si addicono proprio ad essere buttate nel cestino subito dopo l'esame, oppure io di solito le riutilizzo per schizzare qualche disegno chedevo preparare. Sono molto meglio i libri, così come hai detto tu una volta studiati si mettono lì sullo scaffale, prendono un po' di polvere e dopo qualche tempo li si riguarda: gli appunti a lato della pagina, i messaggini del compagno, poi arrivi alla pagina che proprio non ti entrava in testa etc. etc. Insomma molto meglio i libri, e poi sono d'accordo anche sulla parte "voglia di studiare", appena preso un libro io non vedo l'ora di aprirlo e iniziare a leggerlo, sarà più che altro per la curiosità, però dopo poco inizio già a stancarmi e tempo che lo riprendo in mano per finirlo passa una vita. Di solito lo riprendo in mano un settimana prima dell'esame quando o lo studi o lo studi! Bè a presto! ^^

Ele ^_^ ha detto...

Ah cavoli dimenticavo di dirti che riguardo hai fotografi ti ho risposto sul mio blog.. ^^

Anonimo ha detto...

No, non si butta via nulla.. è un pezzettino di vita..
Riguardo ai post....io direi.. un delizioso risotto ai funghi... senza dubbio! ..e.. per favore..vedi di non finire tra i superbi che altrimenti poi mi tocca rimanere da sola tra i golosi... e con chi faccio colazione poi?? ciao pacioccone..

Roberto Benvenuti ha detto...

Ele hai ragione, continuo a lamentarmi per niente. E' che mi piacerebbe saper scrivere un po' di più... ma hai ragione, vista la lunghezza media dei miei post è meglio scriverne pochi!
Magari potrei infilare qualche foto qua e là, tra un post e l'altro... per dare u po' di colore a questa pagina fin troppo bianca... (Ma in fondo il bianco è poi un gran bel colore...)
Cry... tranquilla che il girone dei golosi non lo abbandono, senza colazione con te finirei per diventare iracondo e dovrebbero trasferirmi di nuovo...

Ross ha detto...

Ciao Rob,

sono d'accordo con te, le fotocopie non reggono il paragone con un libro. Per tutti i motivi che hai elencato tu e per un altro ancora: il loro odore.
Non so a te, ma a me piace tantissimo l'odore dei libri nuovi. Ogni libro ha un odore diverso, personale, a seconda del tipo di carta di cui è fatto, del modo in cui è rilegato, della colla e dell'inchiostro usati. La prima cosa che faccio quando ne compro uno è annusarlo (ebbene sì, sono una sniffatrice professionista! ;p). Le fotocopie invece hanno tutte quell'odore anonimo di toner di bassa qualità.

Purtroppo però a volte anch'io sono costretta a studiare sui malloppi di carta fotocopiata, quando i libri sono fuori commercio o anche quando il loro costo va un tantino oltre le mie tasche. E' un peccato e me ne dispiaccio sempre, perchè credo che un libro non sia mai uno spreco di soldi.

Non preoccuparti per la quantità di quello che scrivi, il vino buono sta nella botte piccola (va beh, il paragone non calza proprio a pennello ma ci siamo capiti).

P.S. Nel girone dei Golosi ci sarò anch'io a farti compagnia!

P.P.S. Ti ho aggiunto ai miei link.

Ciao, a presto

Martolina ha detto...

Va bene che i libri sono la tua passione...ma quanti di noi hanno studiato sulle fotocopie? Quelle odiose fotocopie tutte storte, con le righe nere o le lettere tagliate. Quanti di noi sono rimasti impigliati dentro alla spirale per rilegare? E vogliamo parlare del distacco improvviso delle pagine ( rilegate giusto a un filo dal bordo del foglio per non perdere le iniziali della frase)? E cosa diciamo della rilegatura di alcune pagine al contrario?
I libri sono belli, odorano di buono e fanno bella figura, ma se siete riusciti a studiare su dei libri fotocopiati, con il risultato di passare l'esame... beh, allora la bella figura la fate voi.
Ciao Bibbi, mi manchi molto!

Anonimo ha detto...

è troppo bello studiare sui libri nuovi, però io sono troppo pasticciona, sottolineo, evidenzio in giallo, blu, scrivo mini appunti...insomma li distruggo e così spendo una bella cifra per comprarli(che poi non costano due lire...ah...le lire), e poi li distruggo...e così ho sempre studiato sulle fotocopie...

Ross ha detto...

Ho notato il link. Grazie!
Ciao, buon week-end!