domenica 15 febbraio 2009

Eutanasia di un blog? Col cavolo!

Mi stupisco della resistenza di codesto blog. E’ da più di tre mesi che non pubblico qualcosa e continuo ad avere gli stessi sei lettori di prima. Ma che fate, voi sei, rileggete a ciclo continuo gli stessi post? C’è qualche passaggio che non capite o vi è forse andato in stand-by il nervo ottico?

Comunque, dopo essermi quasi deciso per una eutanasia di inparallelo (va molto di moda negli ultimi tempi), ho consultato le più alte personalità del mondo letterario e su loro consiglio, nonché dopo attente riflessioni, ho scelto di resistere e tenere in vita la mia creazione. La forza emotiva di tale decisione è stata tale che senza neanche accorgermene mi sono alzato di scatto con i pugni stretti, le labbra serrate, le sopracciglia corrucciate e le unghie sporche e ho gridato: «No! Inparallelo non morirà! A costo di scrivere di notte, a costo di pubblicare un post ogni tre mesi non abbandonerò i miei fedeli lettori! Giammai!»*
Quindi eccomi qui, se non altro per rassicurare voi sei nullafacenti: potrete continuare a cazzeggiare su inparallelo. Colgo l'occasione per rimandare tutti gli altri al mese prossimo, quando si spera avrò più tempo da dedicare alla mia attività altamente intellettuale di blogger.





* I più attenti si chiederanno come abbia fatto il sottoscritto a gridare con le labbra serrate. Come in altri casi, mi rifugio dietro l’abusata e ormai lisa licenza poetica, amica degli illetterati ancor più che dei poeti.

1 commento:

DUE ha detto...

Sette! Ci sono anch io, che ogni tanto guardo la finestrella che ti rappresenta e penso "non scrive più" Almeno adesso so' che sei vivo e che prima o poi...riposterai:-)
by cristine