Mi stupisco della resistenza di codesto blog. E’ da più di tre mesi che non pubblico qualcosa e continuo ad avere gli stessi sei lettori di prima. Ma che fate, voi sei, rileggete a ciclo continuo gli stessi post? C’è qualche passaggio che non capite o vi è forse andato in stand-by il nervo ottico?
Comunque, dopo essermi quasi deciso per una eutanasia di inparallelo (va molto di moda negli ultimi tempi), ho consultato le più alte personalità del mondo letterario e su loro consiglio, nonché dopo attente riflessioni, ho scelto di resistere e tenere in vita la mia creazione. La forza emotiva di tale decisione è stata tale che senza neanche accorgermene mi sono alzato di scatto con i pugni stretti, le labbra serrate, le sopracciglia corrucciate e le unghie sporche e ho gridato: «No! Inparallelo non morirà! A costo di scrivere di notte, a costo di pubblicare un post ogni tre mesi non abbandonerò i miei fedeli lettori! Giammai!»*
Quindi eccomi qui, se non altro per rassicurare voi sei nullafacenti: potrete continuare a cazzeggiare su inparallelo. Colgo l'occasione per rimandare tutti gli altri al mese prossimo, quando si spera avrò più tempo da dedicare alla mia attività altamente intellettuale di blogger.
* I più attenti si chiederanno come abbia fatto il sottoscritto a gridare con le labbra serrate. Come in altri casi, mi rifugio dietro l’abusata e ormai lisa licenza poetica, amica degli illetterati ancor più che dei poeti.
Comunque, dopo essermi quasi deciso per una eutanasia di inparallelo (va molto di moda negli ultimi tempi), ho consultato le più alte personalità del mondo letterario e su loro consiglio, nonché dopo attente riflessioni, ho scelto di resistere e tenere in vita la mia creazione. La forza emotiva di tale decisione è stata tale che senza neanche accorgermene mi sono alzato di scatto con i pugni stretti, le labbra serrate, le sopracciglia corrucciate e le unghie sporche e ho gridato: «No! Inparallelo non morirà! A costo di scrivere di notte, a costo di pubblicare un post ogni tre mesi non abbandonerò i miei fedeli lettori! Giammai!»*
Quindi eccomi qui, se non altro per rassicurare voi sei nullafacenti: potrete continuare a cazzeggiare su inparallelo. Colgo l'occasione per rimandare tutti gli altri al mese prossimo, quando si spera avrò più tempo da dedicare alla mia attività altamente intellettuale di blogger.
* I più attenti si chiederanno come abbia fatto il sottoscritto a gridare con le labbra serrate. Come in altri casi, mi rifugio dietro l’abusata e ormai lisa licenza poetica, amica degli illetterati ancor più che dei poeti.
1 commento:
Sette! Ci sono anch io, che ogni tanto guardo la finestrella che ti rappresenta e penso "non scrive più" Almeno adesso so' che sei vivo e che prima o poi...riposterai:-)
by cristine
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