Dopo la lezione di giovedì me ne sono andato con l’amaro in bocca. Nell’uscire mi sono fermato dalla segretaria e le ho chiesto di spostarmi al P1, come vi ho già detto, ma è stato solo nell’andare a recuperare l’auto nel parcheggio che mi sono reso conto di quello che era appena successo. Come farà ora la Paola senza di me? E Pina? E Basmati, non rivedrò mai più il suo sorriso da iena? Giovedì c’era anche lei, ed erano quasi due settimane che non la vedevo. Tant'è che m’è preso un colpo, e per i primi dieci minuti di lezione ho seriamente faticato a stare a galla. Accusavo i tipici sintomi di paranoia compulsiva, me la vedevo arrivare col suo ghigno diabolico da ogni parte, ce l'avevo sempre davanti agli occhi con quel suo sguardo ambiguo e terrificante nascosto dietro gli occhialini, e inevitabilmente, per istinto di sopravvivenza, cacciavo la testa sott’acqua. Meglio l’annegamento che un crollo psichico.
A proposito di testa sott’acqua, Pina ha sempre avuto problemi con l’apnea, per via che beve litri e litri d’acqua ogni volta mette la testa sotto. (Di solito, quando usciamo noi di ambientamento dalla piscina, quelli che stanno ancora nuotando si trovano incagliati sul fondo, ché tutta l’acqua ce la portiamo via noi.) Dicevo, Pina aveva problemi di eccessivo abbeveraggio, quindi, per evitare di bere, ha comprato un paio di occhialini. Non chiedetemi cosa abbiano a che vedere gli occhialini con il bere, quello che so è che ha ricevuto i complimenti da tutto lo staff e da noi colleghi per quanto sia fashion il suo nuovo look. Il fatto è che i suddetti occhialini non sono verdi o azzurri o trasparenti. Sono a specchio. Tipo easy rider, per capirci. Le mancano solo la Harley-Davidson aerografata e i baffi a manubrio e si trasforma in un biker fatto e finito.
Ho fatto una gara con Gianmaria sui 10 metri cagnolino. Andiamo quasi di pari passo, ho un piccolo vantaggio io, ma roba da fotofinish. Però, considerando che lui è alto il doppio di me e ha l’apertura alare di uno pterodattilo, sono soddisfatto di me stesso. Mi fa pensare che quando passerò a fare stile sarò una scheggia. A proposito, sono curioso di vedere come me la cavo lunedì al livello P1… L’istruttore lo conosco già, si chiama Fabio. Ha i capelli biondi e ricci ed è un pazzo. È quello che alle medie scriveva sempre lov alla lavagna. (Chi non sa di cosa si tratti è seriamente accusato di non aver letto questo post... Strano come tutto nella vita sia collegato, in un modo o nell’altro.) Giovedì si è tirato il costume tra le chiappe a mo’ di tanga e ha mostrato il sedere pallido all’intera piscina. A quella vista Concetta è svenuta. L’hanno portata via in carriola, in uno stato a dir poco pietoso: tremava da capo a piedi e borbottava tra sé “bello di mamma… prendimi, bello, bello di mamma…”
Speriamo si riprenda presto.
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Lasciare il corso zeromeno è un po' la fine di un'epoca. Forse non avrò altre cose da scrivere su questo blog al riguardo, il corso P1 potrebbe essere noioso, non so. Sin dall'inizio mi sono divertito un sacco a raccontare - ma soprattutto raccontarmi - le disavventure di Paola & Co. Nella mia testa vuota Pina, Piersilvio, Riccio di Mare e gli altri fanno tutti parte, ormai, di quei personaggi che ti crei quando porti avanti un racconto per molto tempo: ti sembra che esistano davvero, a volte non distingui più realtà e finzione, ne parli agli amici come fossero gente che conosci da una vita. E' questo il bello dello scrivere, in fondo. Scrivere bene o male in fin dei conti non fa differenza, così come non conta che qualcuno poi legga quello che scrivi o che nessuno ne venga a conoscenza. Perché in realtà scrivi solo per te stesso, e nel momento in cui arrivi ad amare i tuoi personaggi - a sentirne magari la mancanza - allora puoi dirti soddisfatto. E nient'altro conta.
Lunedì sicuramente mi sarò fatto un'impressione di questo nuovo corso, e non mancherò di riferirvela. Per ora vi saluto, con un po' di quell'amaro in bocca che ti rimane quando finisci di leggere un bel libro che non vorresti abbandonare.
rb
4 commenti:
Finale perfetto.
Con un finale così, assolutamente sconsigliato proseguire.
Però è un peccato...
Peccato proseguire, peccato smettere.
E se invece cambiassi semplicemente sport e di dessi alla scherma? all'equitazione? all'Extreme Ironing?
grande finale...
[lacrimuccia]
(non sono mai riuscita a farmene una ragione)
sono certa avrai altre mille cose da raccontarti/ci, fa parte di te farlo, no?
[sorriso]
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